Mamme di prematuri: 8 marzo solo “donne” per un giorno

Non si ferma mai. Ospedale, allattamento, bollettini medici, follow-up, dilemma fra età corretta o età anagrafica, esami diagnostici, dubbi sul futuro, altri figli cui pensare, un lavoro da ricominciare, cartelle cliniche, e tanto altro ancora. La mamma di un bambino prematuro non si ferma mai, come una neomamma del resto, ma in più con un filo diretto con il neonatologo o lo specialista. Il suo tempo è scandito dal ritmo degli appuntamenti per i controlli clinici e dalle piccole grandi conquiste del suo minuscolo eroe.

In un tornado di emozioni e impegni, questa mamma spesso si dimentica di essere semplicemente una donna.

L’8 Marzo è una data discussa, sfruttata e maltrattata, esaltata e mitizzata. Per la mamma di un bambino prematuro è una giornata come tante altre che aspetta di essere definita bella o brutta in base a cosa succederà al quel minuscolo eroe che sgambetta nell’incubatrice o nella culla o nel già passeggino.

E se per un giorno decidesse di essere una donna prima che la mamma di un bambino prematuro?

Essere donna prima che mamma ogni tanto serve per ricaricarsi e mettere a fuoco gli obiettivi veri. Allora la Festa della Donna è una perfetta occasione (o una scusa) per ricordarsi di fare qualcosa per se stesse.

Alcuni consigli per la giornata della Festa della Donna alle mamme di bambini prematuri:

 

  1. Affidate il vostro piccolo a qualcuno di fiducia, per la giornata o qualche ora, dipende dalle sue condizioni. Se è in ospedale, tranquille, non può essere in mani migliori. Se non lo avete mai fatto, l’8 marzo è un’ottima scusa.
  2. Ricordate di essere mogli o compagne: dedicarsi al proprio compagno significa dedicarsi a se stesse. Fatevi portare via per qualche ora, in un posto nuovo, un ristorante, al mare, in montagna, in campagna o in città, ma cercate di lasciare a casa le preoccupazioni
  3. Prendetevi cura di voi stesse. Qualche ora dedicata a se stesse dall’estetista, dal parrucchiere, in palestra, sembrerà come una piccola vacanza.
  4. Cercate di fare qualcosa che non fate da tempo, magari dai tempi degli studi, prima di conoscere il vostro compagno, qualcosa legato a vecchie passioni personali. Leggete un buon libro, andate a fare lo sport che ora non fate più, visitate un museo, uscite con una vecchia compagna di studi.
  5. Curate la vostra femminilità. Tra reggiseni per allattamento, vestiti larghi e magari qualche chilo che non se ne va, a volte si vorrebbero togliere gli specchi dalla casa. Comperate un nuovo completo intimo o indossate un bel tacco da almeno 7 cm; truccatevi con cura mettendo il fondo tinta con calma, senza usare le dita di corsa. Uscite a prendere quella crema che vi serve da giorni.
  6. NON TELEFONATE PER SAPERE COME STA IL VOSTRO PICCOLO.

Buona giornata!

PS: io e mio marito ci ricordiamo ancora la nostra prima uscita dalla nascita della nostra prima prematura: trucco perfetto, il mio miglior vestito, scarpe rosse e tacchi alti, cappotto rosso. Locale perfetto,  un ristorante greco nel Chelsea, ottima bottiglia di vino. Come è finita? Mi sono addormentata a tavola. Serata indimenticabile!

 

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