Per il mio compleanno non voglio regali, ho Vittoria

Autore: Anna

Fra pochi giorni festeggerò il mio compleanno, il primo compleanno in tre.
La mia gravidanza è stata difficile, per una minaccia d’aborto alla 15esima settimana sono stata messa agli “arresti domiciliari”…riposo, riposo, riposo, tra divano e letto. Quando sembrava che la situazione fosse finalmente tranquilla e la gravidanza procedeva senza ulteriori intoppi, nuova corsa in pronto soccorso il 4 agosto. Rottura delle membrane con perdita di quasi tutto il liquido amniotico, a 25+4 settimane. Ricovero immediato, subito celestone per aiutare la maturazione dei polmoni, antibiotici per evitare infezioni e miolene per fare in modo che non mi venissero le contrazioni.
In un’estate milanese calda come non mai non potevo muovermi dal letto nemmeno per andare in bagno, avevo compagne di camera che arrivavano con i loro pancioni e se ne andavano qualche giorno dopo, felici, con in braccio il loro bimbo. Io nel mio letto accarezzavo la mia pancina, che mi sembrava improvvisamente vuota, bevevo anche quando non avevo sete, per cercare di far arrivare un po’ di acqua alla mia bimba, anche se ero come un bicchiere bucato, mi riempivo e mi svuotavo. Intanto tra un monitoraggio e l’altro, una flebo e l’altra, i giorni passavano.
Vittoria è nata 10 giorni dopo, il 14 agosto, il primo giorno della 27esima settimana alle 15.16 con cesareo d’urgenza. Pesava 910 grammi. In sala parto, prima che la portassero via, io sono sicura di averla sentita, certo non piangere, perché non ne era capace, ma fare un piccolo verso, come per dirmi che stava bene e di stare tranquilla. I neonatologi hanno detto che era impossibile, ma a me non interessa, ne sono sicura.
Quando l’ho vista in incubatrice la prima volta ho pensato che malgrado la flebo, i fili, i patch che la collegavano ai monitor era bellissima. I medici ci dicevano che si stava comportando bene, ma che essendo una grande prematura ogni giorno era una conquista. La vita mia e di mio marito ha iniziato a ruotare intorno a quell’incubatrice, alla sua casetta di vetro. Saturazione, CPap, sulfattante, marsupio terapia, apnea, tiralatte, sondino erano le parole che riempivano le nostre giornate. La nostra nuova famiglia erano i genitori degli altri bimbi della TIN, le zie e lo zio (gli infermieri) e i medici.
Vittoria ha lasciato l’incubatrice il 1 ottobre e il 10 ottobre è venuta a casa con noi, una principessa di 2.100 kg. Il peso e la retinopatia di grado 1-2 erano le cose che ci preoccupavano di più.
Vittoria ora ha 9 mesi, è una bimba curiosa, allegra, coccolona, con un carattere deciso. Il peso non è più un problema, la retinopatia è guarita e dal punto di vista neurologico sta recuperando i 3 mesi che non ha passato nell’utero.
In questi nove mesi mi ha insegnato tanto, prima di tutto ad essere forte e a non mollare mai, poi a vivere a pieno le giornate, perchè ogni passo avanti che lei fa, che per i genitori di un bambino nato a termine può essere normalità, per noi è una gioia immensa.
Quest’anno per il mio compleanno non voglio regali, ho la mia Vittoria

Una Risposta a “Per il mio compleanno non voglio regali, ho Vittoria”

  1. Valeria scrive:

    Congratulazioni e continua così Vittoria! Pensa che anch’io ho una Vittoria prematura (di 35 s) nata lo stesso giorno! :)

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