Le cause della prematurità

Le nascite pretermine sono numerose e molto spesso non si riesce a risalire ad una causa certa. I motivi più comuni riguardano l’insorgere di infezioni, le gravidanze gemellari, cause genetiche o riferibili a situazioni croniche come il diabete e la pressione troppo alta. Esistono fattori di rischio ormai noti da tenere sotto controllo perché ne aumentano le probabilità, la loro conoscenza è indispensabile per l’attenta prevenzione di un parto prematuro.

- Aver avuto un precedente parto pretermine: le donne che hanno già avuto un bambino prematuro hanno circa il 25% di probabilità di incorrere in un altro parto prematuro, mentre normalmente le nascite premature per un Paese occidentale come l’Italia sono circa il 6%.
-Il breve intervallo tra due gravidanze: una gravidanza che inizia a distanza di meno di 6-9 mesi dal termine di una precedente, aumenta il rischio di parto prematuro.
-L’insorgere di Pre-eclampsia: dopo la 20ma settimana di gestazione l’alta pressione del sangue, le proteine nelle urine o l’obesità della madre possono far insorgere questa patologia che può avere gravi conseguenze sulla salute sia della madre sia del feto. In questi casi un parto anticipato è la strada che si persegue per la salvaguardia della salute di madre e figlio.
- Soffrire di incontinenza cervicale: in presenza di questa patologia in cui la cervice non riesce a contenere il collo dell’utero, è possibile praticare il cerchiaggio preventivo verso la 12ma settimana.
- Rischi connessi all’ambiente uterino: la troppa o scarsa quantità di liquido amniotico o la presenza di fibrosi cistiche o malformazioni dell’utero o della cervice, sono cause di rischio di parto prematuro.
- Insorgere di infezioni: infezioni agli organi confinanti con l’utero, quali la vagina, la vescica, i reni e l’apparato urinario possono portare ad un parto anticipato, così come qualunque altra infezione che causi un febbre alta oltre 38°C durante la gravidanza.
- L’esistenza di malattie croniche come alta pressione nel sangue, diabete, malattie renali e infiammazioni intestinali.
- Pluriabortività: in presenza di una storia clinica con aborto al secondo trimestre o due o più aborti nel primo trimestre, la cervice può essere stata danneggiata.
- In presenza di un’età materna troppo giovane (meno di 18 anni) o troppo avanzata (e oltre i 35 anni).
- Un fattore ereditario:  una donna nata prematura o con fratelli o sorelle prematuri ha il doppio delle probabilità di avere a sua volta un neonato prematuro.
- La rottura delle membrane (PPROM): talvolta a causa di infezioni, ma spesso inspiegabilmente, si verifica la rottura anticipata del sacco amniotico. In questo modo le infezioni hanno una via di accesso diretta al feto che non è più protetto in un ambiente chiuso che ne garantisce la sterilità come prima.
- Esistono dei rischi connessi alla placenta: quando la placenta si posiziona ostruendo totalmente, parzialmente il collo dell’utero oppure nelle sue vicinanze (Placenta Previa), si verificano delle  emorragie e questo può mettere a rischio lo sviluppo regolare del feto o a dare origine ad un parto prematuro. Tra i rischi connessi alla placenta, vi è il distacco totale o parziale, ovvero la sua separazione prematura dalla parete dell’utero, che può avvenire a causa di un trauma diretto all’utero, il fumo, le gravidanze gemellari o la pressione sanguigna alta. Anche in questo caso si verificano emorragie anche serie in relazione alla gravità del distacco.
- Un altro fattore di rischio è l’eccessivo peso acquistato in gravidanza da parte di donne non obese.

Un argomento a parte sono le gravidanze gemellari,  in forte crescita negli ultimi anni a causa dell’aumento delle donne che ricorrono alla fecondazione assistita (IVF) e l’incremento dell’età media della prima gravidanza. In generale una gravidanza multipla su due porta a nascite premature, nonostante abbiano un decorso clinico che richiede molta attenzione fin dalle prime settimane.

Anche lo stile di vita può essere causa di un parto prematuro: una gravidanza non pianificata, un monitoraggio clinico assente o tardivo, fumo, assunzione di droghe o alcolici, stress, violenze fisiche o psichiche, assenza di un contesto sociale di supporto, molte ore di permanenza in piedi, o esposizione a specifiche sostanze tossiche.

In generale, un parto prematuro non è facilmente prevedibile, persino in presenza di uno di questi fattori di rischio si parla sempre di probabilità più alte e non di certezza che si verifichi. Inoltre, ogni gravidanza è un caso clinico a se che solo a posteriori può essere indagato e compreso, anche se nemmeno questo è garanzia di individuazione certa delle cause che hanno provocato il parto prematuro.

 

 

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La prematurità è un fenomeno globale.

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