Trasporto neonatale: in Italia manca in 5 regioni

Nel 2014 oltre 500 neonati gravemente prematuri, con età gestazionale inferiore all 28ma settimana, sono stati trasferiti, presso centri di Terapia Intensiva Neonatale, grazie al Servizio di Trasporto per le Emergenze Neonatali. Questo servizio di ambulanze dedicate ai neonati, con apparecchiature e strumentazioni adeguate al peso e all’età, garantisce che, in un tempo medio di 2 ore circa, un neonato possa raggiungere il centro specializzato più adeguato alle sue cure.

Secondo i recenti dati diffusi dalla Società Italiana di Neonatologia, è emerso che in Italia sono attivi 44 centri che effettuano questo servizio e assicurano una copertura totale in 11 regioni e parziale in 3 (Emilia Romagna, Puglia, Sicilia).

Tuttavia il Servizio è completamente assente in 5 regioni (Valle d’Aosta, Umbria, Abruzzo, Calabria, Sardegna).

Le patologie più frequenti nei neonati che hanno urgenza di essere trasferiti sono per la maggior

parte quelle respiratorie (76.2%), seguono problemi cardiologici (9.5%), chirurgici (9.5%) e infine le patologie malformative (4.8%).

Dai dati della SIN emerge che nel 2014 sono stati trasferiti complessivamente 6.298 neonati di cui 522 gravemente prematuri, con una media di tempo di trasferimento pari a 112 minuti.

Solo la metà dei centri trasportano lattanti: bambini con età maggiore di 28 giorni, se nati a termine, e con 44 settimane corrette di età gestazionale, se nati pretermine. Può trattarsi di bambini fino ai 10 Kg di peso corporeo e fino ad un anno di età. Tuttavia solo una parte dei centri che trasportano il lattante lo fanno per qualsiasi patologia: respiratoria, cardiologica, chirurgica o malformativa; un solo centro trasporta anche i lattanti traumatizzati.

Purtroppo proprio nei casi di parti prematuri non si ha il tempo di recarsi presso un ospedale con una neonatologia attrezzata, amenochè non si tratti di quella di riferimento vicino a casa. E’ fondamentale quindi avere la possibilità di poter trasportare il neonato nel più breve tempo possibile con un mezzo di soccorso adeguato in modo da assicurargli le cure assistenziali più complesse già dalle primissime ore di vita.

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