Bimba prematura salvata da un paio di forbici

Nel Regno Unito esiste un limite sotto il quale non si procede con la rianimazione di un neonato prematuro. Questo limite è 1 pound, ovvero circa 453 grammi.

Maddalena, nata a 23 settimane da un parto gemellare, sembrava troppo piccola ai dottori per poter sopravvivere. Appena nata l’hanno messa sulla bilancia e hanno visto che pesava 1 pound, quindi hanno iniziato immediatamente a somministrale le cure necessarie per stabilizzarla. Solamente dopo aver posto Maddalena sotto ventilazione, si sono accorti che sulla bilancia era rimasto un paio di forbici che inavvertitamente aveva contribuito a farle raggiungere quel limite che la separava dalla vita. Alla nascita, infatti, lei pesava solamente 381grammi (.84 pound).

La mamma Kate aveva avuto una sofferenza cardiaca, quindi, era stato necessario procedere con un parto d’urgenza. Fino a quel momento, la sua conoscenza sui prematuri le diceva che le aspettative di vita iniziavano dalle 24 settimane e a lei mancavano ancora 5 giorni. Non poteva immaginare che il peso di un paio di forbici potesse salvare la vita di sua figlia.

Oggi la piccina ha 6 mesi, pesa circa 2.5 kg ed è stata dimessa il 18 dicembre scorso, giusto in tempo per passare il Natale a casa con mamma e papà; cresce bene e supera di volta in volta i suoi piccoli grandi traguardi. Purtroppo la sua gemella Isabella non ha superato le prime settimane, ma Maddalena è sicuramente una delle più belle storie di questo Natale appena trascorso.

Però, non viene anche a voi da chiedervi se è giusto porre dei limiti alla rianimazione di un neonato prematuro?

5 Risposte a “Bimba prematura salvata da un paio di forbici”

  1. luc scrive:

    è giusto perchè la medicina non è magia ma scienza basata anche su dati statistici …

  2. luc scrive:

    la medicina è scienza basata anche sulla statistica

  3. Ilaria scrive:

    considerando quanti prematuri rimangono gravemente invalidi io sono d’accordo con il lasciare andare i bimbi che non hanno la forza necessaria per superare tutti gli ostacoli della prematurità..mi rifersco a emorragie cerebrali gravi o cecità o sordità o ancora perforazioni intestinali gravi. ecco io qui sinceramente non mi accanirei. la loro vita sarebbe troppo compromessa. parlo da mamma di un bimbo nato a 25 settimane nel 2010..

  4. fiorela scrive:

    Concordo pienamente con Ilaria.
    I bimbi così piccoli portano con se una quantità di problematiche di salute anche molto gravi. la natura da sola non farebbe certamente sopravvivere una neonata così piccina e non vedo chi e come possa prenders la responsabilità di rianimare una creatura così piccina.
    Speriamo che la piccola goda di buona salute.
    Anche io mamma di una bimba nata a 23 settimane nel 2006.

  5. Mary scrive:

    Sono la mamma di un bimbo prematuro nato a 22sett. nel luglio 2008, pesava 470g calato subito a 380g. Noi siamo felici e grati ai medici e a tutti gli infermieri che hanno creduto nella forza del mio cucciolo dandogli la possibilità di aggrapparsi alla vita…è stata dura e con un percorso lungo (9 mesi di ospedale) 6 interventi, perché non lo nega nessuno ci sono tanti problemi..ma è il risultato quello che conta. Adesso mio figlio ha 5 anni e sta bene..un po’ di ritardo nella crescita, porta gli occhiali, iperattività e poco altro..ma questo poteva succedere a qualunque altro bimbo anche nato a termine, la scienza avanza e allora perché non dare una possibilità..se un bimbo è destinato alla vita ce la fa altrimenti che le mille difficoltà che dovrà superare mollerà prima…

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